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Microsoft pensa ad una scuola in realtà aumentata

Ripensare i modelli educativi dopo la pandemia si può, favorendo le attività di collaborazione in classe grazie alla tecnologia


Microsoft è convinta che questa sia una fase ideale per "potenziare didattica, competenze, collaborazione e la condivisione della conoscenza". Durante il suo Edu Day 2022, l'evento annuale per parlare di scuola, università, ricerca e cultura ha posto al centro il concetto di "Augmented". Si è parlato insomma di realtà aumentata in senso stretto ma anche metaforico.


"L'anno scorso abbiamo capito che una volta colmato il gap dell'accesso ai dispositivi è emerso il limite degli strumenti digitali impiegati nella didattica pensata per il fisico. Abbiamo salvato la socialità ovviamente, ma adesso è il momento della flipped classroom, ovvero l'insegnamento capovolto, dove la lezione diventa compito a casa e la classe viene impiegata per attività collaborative", spiega a Wired Elvira Carzaniga, direttrice della Divisione Education di Microsoft Italia.


Secondo la manager siamo a un punto di non ritorno, dove la consapevolezza diffusa ha chiarito lo scenario su ogni fronte. Per altro in tal senso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sono un'opportunità per procedere con il cambiamento. "È cambiata la socialità, quindi bisogna ritornare a un metodo che abbia valore per lo studente. Per una lezione frontale dove il docente spiega non basta stare a casa con Teams acceso e alla Federico II di Napoli stiamo lavorando proprio in questa direzione", aggiunge Carzaniga.


Classi ibride


L'Università Federico II di Napoli è il primo ateneo italiano ad aver avviato la sperimentazione degli Hybrid Learning Spaces, la soluzione di didattica partecipata e laboratoriale in realtà mista sviluppata da Hevolus Innovation e Microsoft Italia. In pratica ha consentito nell'ultimo anno di abilitare "nuovi scenari di apprendimento, più coinvolgenti, interattivi e inclusivi" grazie ad aule virtuali immersive che consentono di introdurre un modello educativo fruibile sia da remoto che in presenza, attraverso lezioni e supporto ai laboratori olografici.

La prospettiva è di impiegarle in ambiti didattici scientifici e umanistici su vari dipartimenti dell’ateneo.

"Il nostro sforzo è stato soprattutto quello di rendere questa tecnologia semplice da usare. Il docente di fatto può creare una specie di teatro virtuale composto da oggetti fisici, virtuali e olografici. Gli studenti e docenti diventano così attori di un'azione che prevede collaborazione partecipazione magari nella creazione o smontaggio di un modello virtuale. Si pensi ad esempio ai vari passaggi di un ipotetico intervento chirurgico oppure l'evoluzione architettonica del Colosseo", sottolinea Carzaniga.

Flessibilità nelle lezioni


L’Università degli Studi dell’Insubria di Varese ha abbinato a Microsoft Teams – attivato a partire dalla fase emergenziale - le lavagne smart Microsoft Surface Hub 2S. In questo modo sta sperimentando lezioni coinvolgenti e di qualità sia in presenza che a distanza. L'idea è di potenziare l'uso e l'interattività delle lavagne digitali per consentire agli studenti in presenza e in remoto di "partecipare in modo attivo al corso e dare il proprio contributo diretto". D'altra parte i docenti sono in grado di produrre una didattica di livello superiore.

"L'obiettivo finale è migliorare le soft skill e soprattutto la collaborazione. Il tema non è sostituire totalmente le modalità di insegnamento usate fino ad oggi, ma a seconda dei casi affidarsi al metodo migliore. Senza contare la certificazione dell'acquisizione della competenza dove è proprio il docente che stabilisce i passaggi obbligati che consentono di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto", puntualizza la direttrice della Divisione Education di Microsoft Italia.

Scuola e mondo del lavoro


Microsoft durante l'Edu Day 2022 ha confermato anche che negli ultimi due anni è triplicato numero dei Microsoft Innovative Educators (sono 350), ovvero i docenti che hanno effettuato il percorso di formazione per la didattica digitale. Mentre è raddoppiato (da 14 a 28) il numero degli istituti scolastici che sono entrati a far parte del programma Showcase School & Incubator – il progetto internazionale di didattica innovativa basato su soluzioni Microsoft.


Un approccio che punta a creare una rete di scuole per implementare nuove soluzioni volte a stimolare la creatività e la produttività dei programmi didattici. Da ricordare anche che Fondazione Bruno Kessler e Microsoft Italia hanno annunciato la nuova edizione di WebValley, la summer school per promuovere tra i giovani (del 4° anno delle superiori) percorsi di studio nelle materie stem.


Parallelamente l'azienda di Redmond sta collaborando con il pubblico e il privato per ridurre lo scarto che esiste tra domanda e l'offerta di figure professionali tecnico-scientifiche. Unioncamere e Anpal hanno stimato che entro il 2025 solo il settore informatico richiederà fino a 137mila professionisti che le aziende faticano sempre più a trovare.


Ecco quindi spiegato il consolidamento del progetto Ri-Formare la pa: un piano per lo sviluppo del capitale umano attraverso un programma di formazione e aggiornamento rivolto ai 3,2 milioni di dipendenti pubblici.


Microsoft Italia metterà a disposizione del oltre 40 corsi sulle tecnologie più diffuse, eventi di formazione specifici sulle competenze digitali più richieste e percorsi di certificazione.


È stata rinnovata la partnership con la Conferenza dei rettori delle università Italiane per l’inserimento di approfondimenti sulle tecnologie emergenti all’interno di diversi percorsi curricolari nelle università italiane. In pratica si punta a supportare concretamente le aziende che hanno difficoltà a reperire professionisti con determinate competenze tecniche chiave ed è stato presentato il Libraries and Museums Education Transformation Framework, un tool che consente a musei e biblioteche di valutare attraverso il proprio livello di digitalizzazione.


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